Ormai quasi tutto e’ contraffatto … scordiamoci i soli prodotti del Made in Italy tradizionale (prima parte)
9 maggio 2017
Per dimostrare come la contraffazione non ci coinvolga più – come qualcuno
ancora pensa - nei soli nostri acquisti di capi di abbigliamento o
accessori, (consapevolmente per chi li compra pur sapendolo) e di
come, invece, influisce sulla nostra vita in forma melliflua e furtiva – e
tanto inconsapevolmente per noi quanto incolpevolmente - abbiamo ritenuto
che il modo migliore di operare sia quello di fornirvi un “campione
statistico” dei numerosissimi articoli e notizie sul’enorme quantità di
prodotti contraffatti, che a nostra insaputa vengono immessi sui canali di
vendita.
Per non essere prolissi, di seguito proponiamo solo una selezione di link a
siti - ed alle relative news - in grado di offrire innumerevoli esempi del
variegato dettaglio in materia, così che chiunque possa approfondire la
conoscenza delle casistiche di suo maggiore interesse.
Cominciamo con il sito della Guardia di Finanza:
Bottiglie di champagne
per poi passare a quello di
Securing Industry, un sito estero molto noto ed interamente dedicato alla presentazione
di informazioni sulla materia, in particolare sui devices tecnici
utilizzabili a tutela dei diritti di proprietà intellettuale ed
industriale:
Cura della persona
Pepsi
Lego
Prodotti dentali
Xanax
Sigarette
Toyota (airbag)
Louis Vuitton and Burberry (portafogli)
Falso caviale in Bulgaria e Romania
Botox
Guarnizioni 3D (mascheramento dei furti di carico)
Viti e chiodi chirurgici
Torte con immagini dai film Disney, LucasFilm, Marvel e Sanrio
Telefonia: sequestri per un valore di 1 milione di dollari all'aeroporto
Fort Worth di Dallas
Attrezzature sportive: false il 6,5% della vendita in europa (fonte UAMI)
India: perdita nei ricavi aumentata del 50% negli ultimi due anni
Uganda: semi falsi, pesticidi e fertilizzanti organici
Elettronica: test per la verifica dell'originalità dei circuiti integrati
Nigeria; riduzione dei prodotti antimalarici falsi dal 60 al 3.6 %
Missame: prodotti falsi venduti tramite Ebay
Blackberry: brevetto su un sistema che rileva se la batteria del dispositivo
è contraffatta
Istanbul: morte di 19 persone che hanno bevuto raki (liquore nazionale)
contraffatto
Aperto un negozio di falsi a Yeovil nel Somerset nel Regno Unito per una
campagna di sensibilizzazione
Una forma di aiuto insperata….
Non è sempre vero che i commercianti possono contribuire a questa lotta unicamente evitando di compravendere contraffatto. E’ infatti
stata pubblicata sul Corriere della Sera del 23/11/2016 la notizia di
una ottica milanese che sosteneva di non volere appositamente riparare
le copie di occhiali contraffatti, poiché chi le usa potrebbe avere
danno agli occhi.
Certo è inimmaginabile pensare che anche tutti gli altri ottici, o i
calzolai o i meccanici, possano seguire un esempio del genere. Però fa
piacere già sapere
che un lodevole ed encomiabile esempio di correttezza comportamentale
in questo campo esiste.
Per concludere è bene accennare a quel settore di prodotti, in
genere di natura documentale (passaporti, carte di credito, ecc
), sempre più spesso fisicamente associati a componenti cibernetiche ed a
software, oggetto di crescente contraffazione, data
l’irruzione del digitale nelle nostre azioni quotidiane. Così che,
recentemente, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha siglato un
accordo con l’università di Roma La Sapienza, appunto per promuovere
attività di ricerca e sviluppo nei settori dell’identificazione digitale e
dell’anticontraffazione.
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