La Blockchain applicata al diritto d’autore: il nuovo metodo digitale, irrevocabile, trasparente di registrazione di un’opera
9 maggio 2017
La Blockchain è una tecnologia capace di un impatto
rivoluzionario su diversi settori. Dalla finanza alla sanità, dall’automotive ai media. Fino alla
pubblica amministrazione.
Ci siamo occupati in precedenza della tutela delle
opere d’arte digitali
per le quali già si utilizzano, per garantire l’autenticità delle opere, le
piattaforme di database blockchain.
Ma
come possiamo tutelare le altre espressioni della creatività,
dalla musica ai testi? Come funziona la registrazione con la tecnologia
della blockchain? La blockchain dunque, può essere applicata al diritto
d’autore e diventare un nuovo, sicuro, veloce, affidabile e a costo zero
metodo per registrare un’opera?
Blockchain applicata al diritto d’autore. Per capire perché, va fatta
un’operazione chirurgica: recidere il cordone che lega la blockchain ai
bitcoin.
Quella destinata alla monete virtuale è infatti solo una delle sue
possibili applicazioni. Perché, allargando lo sguardo, la blockchain è
priva di una gestione centralizzata, che accorcia la catena degli intermediari, consente l’invio di
dati in modo rapido, sicuro, a costi ridotti e registra in modo indelebile
tutte le tracce precedenti.
Dimenticate per un attimo i bitcoin e leggete solo queste caratteristiche.
Affidabile
. La blockchain non è una struttura governata dal centro ma allarga il
cerchio dei partecipanti diretti. Una libertà d’accesso che si traduce in
assenza di una plancia di comando. Il sistema, in questo modo, non è solo
meno governabile ma anche meno attaccabile. Se uno dei nodi è danneggiato,
gli altri continuano a operare saldando la catena, senza perdere alcuna
informazione.
Trasparente
. Le transazioni sono visibili a tutti i partecipanti. Non ci sono sale dei
bottoni: i luoghi della decisione non sono interdetti perché non ci sono.
Raramente come nella blockchain la libertà d’accesso coincide con la
trasparenza.
Solida
. È quasi impossibile modificare gli anelli già saldati della blockchain.
Significa che le informazioni presenti non possono essere manipolate. Una
caratteristica che rende le informazioni contenute nella blockchain più
attendibili e meno esposte alle frodi. Basti pensare alla forza di questa
caratteristica in ambito contrattuale.
Irrevocabile
. È possibile effettuare transazioni irrevocabili, in modo da rendere la
loro traccia più accurata.
Digitale
. Documenti, valute, contratti: tutto si trasforma in codice. Senza perdere
concretezza. L’applicazione di questa tecnologia diventa così sterminata,
sia per estensione geografica, sia per diversificazione.
Blockchain applicata al diritto d’autore. Blockai, una blockchain per
il copyright
Blockai
è una start-up nata con l’obiettivo di usare la
blockchain
per la difesa del diritto d’autore, uno strumento che prova ad adottare un
sistema nato assieme a Bitcoin per scopi diversi dalla finanza digitale che
ha fin qui monopolizzato le discussioni sulla tecnologia. Proprio come su
Bitcoin la blockchain tiene traccia di tutte le transazioni pubbliche
basate su BTC, così
la blockchain di Blockai è progettata per tracciare, in maniera
teoricamente perenne, un contenuto – sia esso grafico, audio o testuale
– con il suo creatore originario e il relativo certificato.
Tutto quello che occorre fare per stabilire la “ownership” di una foto, un
romanzo o altro tipo di contenuto è trascinare il file corrispondente
sull’interfaccia di Blockai, spiegano i fondatori, e a quel punto verrà
fornito un certificato (con tanto di ID della transazione) che non può
essere replicato o contraffatto.
Blockchain applicata al diritto d’autore. Altri websites che utilizzano
la tecnologia blockchain per la registrazione
Websites come Blockai,Pixsy,TinEye, Ascribe,
Mediachain
e
Proof of Existence
usano il sistema tecnologico della blockchain per registrare e proteggere
le opere contro le contraffazioni.
Il principio cardine è che un registro decentrato come la
blockchain è ideale per la catalogazione e la conservazione non solo di
opere digitali ma anche di opere d’arte originali, documenti, manoscritti,
fotografie e immagini, senza necessità di fare riferimento ad una qualsiasi
autorità centrale.
Tra l’altro la maggioranza dei siti è in grado anche di svolgere,
facilmente e in pochi secondi, un check online per verificare, per esempio,
l’utilizzo non autorizzato delle immagini in rete e prevenirne la
diffusione opponendo il certificato di registrazione che vale come prova
dell’autenticità dell’opera o dell’immagine.
Blockchain applicata al diritto d’autore. Come la blockchain sta
cambiando la musica
Ci sono tantissimi creatori di contenuti che non ricevono un giusto
compenso perché il sistema della proprietà intellettuale è inefficace.
Prendiamo la musica. Agli artisti rimangono solo le briciole alla fine
della catena alimentare. Se foste dei cantautori e 25 anni fa aveste
scritto una canzone che ha avuto successo ottenendo 1 milione di singoli,
avreste guadagnato 45.000 dollari in diritti d’autore. Se oggi scrivete una
canzone di successo, con 1 milione di ascolti, non ottenete 45,000 dollari,
prendete solo 36 dollari, abbastanza per un’ottima pizza.
Quindi
Imogen Heap,
la cantautrice che ha vinto il Grammy, sta trasferendo la sua musica su un
sistema di blockchain
. Lei lo chiama “Mycelia”.
La musica è gestita da un contratto intelligente, e protegge i suoi diritti
di proprietà intellettuale. Se volete ascoltare la canzone è gratis, o
costa pochi microcentesimi trasferiti su un conto digitale. Se volete
usarla in un film come colonna sonora è diverso e i diritti IP sono tutti
specificati. Se volete usarla come suoneria, è diverso. A detta di lei, la
canzone diventa il business, perché sta sulla piattaforma e si vende da
sola, proteggendo i diritti dell’autore, e siccome la canzone ha un sistema
di pagamento, cioè una specie di conto corrente, tutto il denaro ritorna
nelle mani degli artisti che controllano loro il settore senza bisogno di
intermediari di oggi.
Blockchain applicata al diritto d’autore e ai contenuti intangibili
La rivoluzione della blockchain non vale solo per i cantautori, ma per
qualsiasi creatore di contenuti come opere d’arte, come le invenzioni, le
scoperte scientifiche, i giornalisti. Sono tutte persone che non ricevono
un giusto compenso e con le blockchain riusciranno a guadagnare quel che
spetta loro.
Se ti servono informazioni, vuoi sapere come funziona e che tipo di tutela
offre il sistema della blockchain per le opere perchè vuoi registrare, con
questa innovativa tecnologia, le tue fotografie, i tuoi documenti, il tuo
logo, la tua musica o il tuo manoscritto,
contattaci.
Avv. Claudia Roggero e Valentina Mayer
Per gentile concessione dello studio legale Dandi-Media – www.dandi.media
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